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Per me lo yoga è Poesia. Perché la poesia dà spazio al silenzio. Non sono ancora arrivata al silenzio costante, ma la poesia mi aiuta. Recito con il mio corpo versi di poesia, E ogni tanto capita, all'improvviso, di arrendersi al silenzio. Perché tra una strofa e l'altra c'è sempre un piccolo spazio. Altrimenti diventa narrativa. Un lungo monologo già recitato più volte. |
La poesia deve però appassionare, altrimenti ci si distrae facilmente.
Per questo sono attratta da tutto ciò che è bello – dall'arte!
Da quella creata dall' Uomo e quella Naturale, di cui l'uomo stesso è fatto.
Quindi siamo Tutti opere d'arte –
e come tali dovremmo trattarci – ammirarla e ammirarci!
A meno che non si sia indifferenti all'arte. Allora il cammino è ancora molto lungo...
Ho dato un nome allo Yoga che conduco – Shakti Yoga.
La Dea Shakti è la sposa del famoso Shiva - la coscienza suprema, per intenderci.
Ma la sua sposa, la Shakti, per appunto, è quella che permette a questa coscienza di manifestarsi.
E' l'energia creativa, quella che genera tutto. La Madre in una parola.
Manifestiamo le forme fisiche durante la pratica,
ascoltando e “manovrando” l'energia creativa nella forma.
Noi la possiamo muovere, ma non possiamo possederla.
Lei appartiene a se stessa. Si rigenera e si diverte - gioca :-)
Proviamo solo ad essere un po' più permessivi, proviamo ad espandere i confini.
All'inizio sembra di allargare la propria gabbia, può anche essere molto faticoso.
Ma se si ha fiducia e si va avanti, l'energia comincia ad attraversarti.
Ed è allora che ti diverti, ammirandoti - che meraviglia d'arte che sei!
Sono anche molto attratta dal buio.
Quando le forme e i colori svaniscono. Quando svanisce anche il nero.
Mi piace quello che affiora dopo – una dimensione antiformale.
E si diventa un po' più liquidi e lenti. Quasi gravidi di se stessi.
Sentire se stessi dentro - la pancia, le gambe, la schiena...
E muoversi assecondando le loro voglie.
Come si muove la Luna attorno alla Terra,
A giusta distanza, come comanda la gravità.
E poi riflette il Sole a seconda della fase dell'incontro.
La Luna Piena di promesse illumina la notte, è generosa e molto romantica.
Ma poi, girando su se stessa e assottigliando lo spicchio,
Ci volge le spalle e si raccoglie - per rinnovarsi e tornare di nuovo Piena.
E' questo – Chandra Yoga – lo yoga della Luna.
E' più interno, se ci si concede una tregua dalla fretta – è più silenzioso...
E anche questo è poesia, più dolce, morbido e sul passivo.
Mi piacciono entrambi – la giocosità dell'energia creativa e l'assecondare della Luna.
Mah .. alla fine della storia entrambi sono la medesima cosa – Me, Te ... e Tutto:-)
Per questo sono attratta da tutto ciò che è bello – dall'arte!
Da quella creata dall' Uomo e quella Naturale, di cui l'uomo stesso è fatto.
Quindi siamo Tutti opere d'arte –
e come tali dovremmo trattarci – ammirarla e ammirarci!
A meno che non si sia indifferenti all'arte. Allora il cammino è ancora molto lungo...
Ho dato un nome allo Yoga che conduco – Shakti Yoga.
La Dea Shakti è la sposa del famoso Shiva - la coscienza suprema, per intenderci.
Ma la sua sposa, la Shakti, per appunto, è quella che permette a questa coscienza di manifestarsi.
E' l'energia creativa, quella che genera tutto. La Madre in una parola.
Manifestiamo le forme fisiche durante la pratica,
ascoltando e “manovrando” l'energia creativa nella forma.
Noi la possiamo muovere, ma non possiamo possederla.
Lei appartiene a se stessa. Si rigenera e si diverte - gioca :-)
Proviamo solo ad essere un po' più permessivi, proviamo ad espandere i confini.
All'inizio sembra di allargare la propria gabbia, può anche essere molto faticoso.
Ma se si ha fiducia e si va avanti, l'energia comincia ad attraversarti.
Ed è allora che ti diverti, ammirandoti - che meraviglia d'arte che sei!
Sono anche molto attratta dal buio.
Quando le forme e i colori svaniscono. Quando svanisce anche il nero.
Mi piace quello che affiora dopo – una dimensione antiformale.
E si diventa un po' più liquidi e lenti. Quasi gravidi di se stessi.
Sentire se stessi dentro - la pancia, le gambe, la schiena...
E muoversi assecondando le loro voglie.
Come si muove la Luna attorno alla Terra,
A giusta distanza, come comanda la gravità.
E poi riflette il Sole a seconda della fase dell'incontro.
La Luna Piena di promesse illumina la notte, è generosa e molto romantica.
Ma poi, girando su se stessa e assottigliando lo spicchio,
Ci volge le spalle e si raccoglie - per rinnovarsi e tornare di nuovo Piena.
E' questo – Chandra Yoga – lo yoga della Luna.
E' più interno, se ci si concede una tregua dalla fretta – è più silenzioso...
E anche questo è poesia, più dolce, morbido e sul passivo.
Mi piacciono entrambi – la giocosità dell'energia creativa e l'assecondare della Luna.
Mah .. alla fine della storia entrambi sono la medesima cosa – Me, Te ... e Tutto:-)